Risalgono i prezzi del parmigiano, ma come rendere più stringenti le norme anticontraffazione?

Risale il prezzo del parmigiano reggiano. Lo scorso anno i prezzi all'origine hanno
toccato la media di 10,76 euro al chilogrammo, superando il record del 2003, annata migliore del decennio (9,25 euro/Kg). Lo annuncia il consorzio del Parmigiamo Reggiano, giustamente soddisfatto di riuscire a contrastare con i numeri (e l'export che vale più di un terzo delle vendite) l'esercito di contraffattori in giro per il mondo. Nel 2011 la produzione è salita del 7,1%, raggiungendo i tre milioni e 231 mila forme, per un valore di 1,2 miliardi di euro.

Più redditività per i produttori che hanno saputo anche andare incontro ai nuovi gusti dei consumatori. Prodotti innovativi come gli snack, con il rilancio delle monodosi, le barrette, formaggini, sottilette e il «vending», la distribuzione con macchinette automatiche che sembra attirare i giovani.

Da un lato prodotti più "facili", dall'altro attenzione esasperata alla qualità. Sono diversi i paladini della tradizione senza sconti. Il Caseificio Gennari è arrivato a proporre un parmigiano stagionato 90 mesi (avete letto bene, sono sette anni e mezzo). Ha la stessa consistenza del cioccolato e anche il suo sapore ricorda le note speziate del cacao.

Parmigiano

Qualunque siano i gusti (ci sono anche ottimi grana padano) l'importante è che sia rigorosamente made in Italy. Come fare per rendere più stringenti le norme anti-contraffazione?

foto: caseificio Gennari