Sarà questione di humus. Una congiuntura eccezionale che affina il gusto e stimola la creatività. Fatto sta che nell'ultimo decennio l'Alta Badia ha offerto una straordinaria concentrazione di qualità gastronomica. Premiata con generosità dalla guida Michelin. Due stelle a Norbert Niederkofler del St. Hubertus a San Cassiano, una stella a testa alla Stua de Michil di Corvara e alla Siriola dell'Armentarola. Tutto in un pugno di chilometri. Ma non sono le uniche tavole cui vale la pena di accomodarsi in valle.
Oggi si affaccia un volto nuovo. Riservato al limite della timidezza, Ivo Rungger, trentaduenne di Brunico, dirige con passione il nuovo ristorante gourmet dell'hotel Cristallo di La Villa, La Gana. I proprietari dell'albergo hanno scelto questo nome per sottolineare la scelta dello chef di privilegiare l'uso di ingredienti strettamente legati al territorio: secondo la leggenda la Gana era una donna che viveva sui monti, immersa nella natura, capace di riconoscere ogni erba e ogni frutto dei boschi. I piatti di Rungger parlano di queste montagne. Piatti di selvaggina, antiche farine e profumi della memoria. Non proposte che strizzano l'occhio al turista, seppure gourmet. Ma sapori autentici e orgogliosi. Anche se allo chef non manca esperienza internazionale (ha lavorato a Washington, a Madrid, Montecarlo e Shangai). Al termine della stagione sciistica ha esibito la sua vena più innovativa nel corso di una cena a base di cioccolato ideata con Domori, il produttore italiano che ha contribuito al recupero della varietà criollo, oggi parte del gruppo Illy. Un incontro decisamente felice.