Alla fine il lungo addio si è compiuto. Ormai da anni le strade di Gualtiero Marchesi e Vittorio Moretti si erano allontanate, ognuno convinto delle proprie buone ragioni. Oggi il padre della nuova cucina italiana ha annunciato che a fine anno lascerà l'Albereta, il raffinato resort di Franciacorta di proprietà della famiglia Moretti in cui aveva spostato la propria cucina vent'anni fa.
Gualtiero non si metterà di certo a riposo. Ha grandi progetti per la sua nuova dimora, il Castello di Agrate Conturbia, fondato nell’undicesimo secolo e trasformato a partire dal Rinascimento in villa gentilizia. Un antico maniero che domina le colline verso il lago Maggiore e il lago d’Orta.
Bocche cucite invece a Erbusco sul sostituto di Marchesi. Di sicuro Vittorio Moretti ha già qualche nome in testa, qualcuno di grande maestria ai fornell, capace di enfatizzare nella giusta maniera le bollicine di Bellavista e Contadi castaldi e che non vada in rotta di collisione con l'altra primadonna dell'Albereta, il re del benessere Henri Chenot. Leggendarie le sfuriate del grande chef, che non tollerava la vista delle clienti in accappatoio in giro per l'albergo.