Che Carlin Petrini non ce l’abbia con le grandi aziende è ormai assodato. Altrimenti non si spiegherebbero i continui accordi e le ricerche portate avanti con campioni del made in Italy come Barilla, Lavazza o Ferrero. Oggi approda alla corte di Slow Food anche il gigante svedese della distribuzione. Ikea è entrata nel Club di aziende che sostiene l’università di Scienze gastronomiche di Pollenzo. In particolare sarà Ikea Food a partecipare, il ramo che si occupa della gestione e dell’approvvigionamento dei ristoranti, bar e botteghe svedesi, presente all’interno dei 20 punti vendita Ikea in Italia. Con una presenza piuttosto significativa nel mercato della ristorazione commerciale italiana e una forte impronta sostenibile.
Negli ultimi tre anni, grazie a una continua crescita dell’offerta bio nei suoi ristoranti, Ikea ha coinvolto diverse imprese agricole italiane e con acquisti che hanno superato lo scorso anno i 5 milioni di euro, è diventata uno dei principali acquirentidi prodotti biologici italiani. La collaborazione con Pollenzo si aggiunge ad altri accordi con Wwf, Compassion in World Farming (che si occupa del benessere animale) e Icea, l’istituto di certificazione etica e ambientale.
Il Club delle aziende sostenitrici dell’università di Scienze gastronomiche “supporta le attività di ricerca, con l’obiettivo di creare un centro internazionale di formazione e di ricerca, alservizio di chi opera per un’agricoltura rinnovata, per il mantenimento della biodiversità, per un rapporto organico tragastronomia e scienze agrarie.