Non solo il mondo occidentale vuole dare un taglio agli eccessi di zucchero nella dieta. I governi sono preoccupati del crescente impatto sulla spesa pubblica di malattie come diabete e obesità. E si fa strada (in alcuni casi è già applicata) la tassa sulle bibite. Finora i colossi del settore potevano contare sull’inarrestabile ascesa delle vendite nei mercati asiatici ma presto potrebbero avere brutte sorprese.
Come annuncia oggi il Financial Times almeno tre paesi importanti – India, Indonesia e Filippine – avrebbero intenzione di introdurre la tassa anti-zucchero. Lo stadio più avanzato sarebbe nelle Filippine dove il Parlamento è chiamato a votare l’introduzione di un’accisa del 10% su tutte le bibite con zuccheri aggiunti. In India addirittura a dicembre era stata proposta un’imposizione del 40%. Nei tre Paesi il mercato dei soft drinks è stimato in 18 miliardi di dollari.
L’esperienza messicana ha già allarmato le grandi aziende del settore da Pepsi a Coca-Cola: il Paese ha introdotto due anni fa la tassa sulle bibite zuccherate e sul junk food con il risultato di un calo delle vendite del 12%, mentre alla fine del primo anno le entrate fiscali derivanti erano superiori a 2 miliardi di dollari…