Ciccio Sultano, il cuoco ”torinese per caso” che tra i primi ha alzato l’asticella della cucina siciliana, ha ricevuto oggi al congresso di Identità Golose il premio “Artigiano del gusto”, promosso da Zonin.
«È un premio che mi piace molto – ha detto Sultano – perché ribadisce il vincolo tra chi cucina e chi fornisce gli ingredienti da cui partire per fare grande un piatto. Ho sempre detto che chi difende l’onore dei fornitori, difende il proprio onore di cuoco e quello dei clienti”.
Sultano ha ringraziato chi lo ha premiato ma, ha detto, «ringrazio, soprattutto, i miei fornitori, da chi lavora la terra a chi alleva, dai tanti vignaioli a chi va per mare come la famiglia Testa, pescatori in Sicilia dal 1800. Grazie a tutti loro continuiamo a fare bene il nostro lavoro con la schiena dritta».
Il cuoco, che ha appena pubblicato “Dominazioni siciliane”, dodici ricette tra passato e futuro, che rappresentano le dominazioni succedutesi nell’isola. Come dice lui “un viaggio nella geografia siciliana e nella vertigine del tempo”. Perché dominazioni significa “anche lasciti, non solo sottomissioni”. E traccia a futura memoria “una carta dei sapori della Sicilia”.
E mentre a Ragusa il ristorante Duomo è tutto rinnovato, va a gonfie vele l’esperienza estera, il locale di Sultano al Ritz Carlton di Vienna.