Secondo indirizzo Bioesserì a Milano. Dalla fine di settembre il gruppo ha aperto uno spazio di 350mq nell’area milanese più hipster e trendy, il quartiere di Porta Nuova. Il nuovo locale va ad aggiungersi a quelli di Milano Brera e Palermo, sempre nel segno del biologico e della pizza di qualità.
“Novità assoluta di Bioesserì Porta Nuova è la presenza di un vero e proprio bio cocktail bar che arricchisce il format con originali proposte di mixology dell’aperitivo e dell’after-dinner – afferma Vittorio Borgia -. La mixology bio apre un panorama tutto da scoprire e molto di tendenza dove la qualità della materia prima è un elemento imprescindibile per soddisfare un pubblico sempre più attento al benessere oltre che al gusto”.
Il giovane bar tender Andrea Di Prinzio, ha predisposto dieci signature drink a cui se ne aggiungono quattro in food pairing. Cocktail tropicali a base rum ed estratti, tequila e mezcal, distillati; sparkling drink con bollicine; soft drink e ovviamente analcolici, sempre seguendo la strada maestra della sostenibilità. Sostenibilità che – specificano i proprietari – significa anche utilizzare le materie di recupero, all’insegna della lotta allo spreco senza rinunciare al gusto e alla creatività. Con un ulteriore segnale di attenzione, sostituendo le cannucce di plastica con la loro versione biodegradabile in amido di mais.
La cucina è guidata da Federico Della Vecchia, a fianco di Vittorio e Saverio Borgia fin dall’inizio dell’avventura di Bioesserì, qui nella doppia veste di executive chef del gruppo e socio dell’iniziativa Porta Nuova. Con un menu che ripropone piatti di sapore mediterraneo, freschi e leggeri, primi tra tutti gli spaghetti ai tre pomodori. Non poteva ovviamente mancare la pizza, con il suo impasto preparato da farine macinate a pietra e lievitato naturalmente per 72 ore. Dieci le pizze in carta, a partire dalle classiche fino alle gourmet.
Altra novità è il business lunch dal lunedì al venerdì composto da 4 insalate, 3 piatti unici (uno vegano, uno di carne e uno di pesce) e un primo del giorno.
Per i dessert il locale continua ad attingere da Baunilla, costola dolce del ristorante nelle mani abili della pasticcera italo-brasiliana.
Un ambiente caldo, con arredi in legno di rovere naturale, morbidi e sinuosi, e qualche tocco vintage. Sei a Porta Nuova ma potresti benissimo essere a Manhattan.