JeT, il rosato (col turbo) di Biondi Santi

Un nome storico della Maremma, un enologo di culto, un progetto che lascia trasparire il valore e la volontà di un proficuo passaggio generazionale. Oplà, nasce JeT, il nuovo Rosato Biondi Santi (JeT da Jacopo e Tancredi, padre e figlio).

Il progetto di realizzare un vino rosato dal clone di famiglia del Sangiovese, il pluridecorato BBS11 impiantato nella Tenuta del Castello di Montepò in Maremma, risale a tre anni fa.  Nel 2017 inizia un percorso di micro-vinificazioni, soprattutto per individuare le porzioni di vigneto e i frutti che meglio rispondono ad una vinificazione in bianco del Sangiovese. Dalla vendemmia 2018 si tirano solo 800 bottiglie (presentate al Vinitaly di quell’anno) che costituiscono un primo punto di arrivo nel definire un rosato che Jacopo e Tancredi vogliono sia in grado di confrontarsi con i proverbiali rosati provenzali, per vivacità gusto-olfattiva, lucentezza, colore e profumi. Ma lo vogliono vino, con la giusta gradazione che la Toscana e la Maremma sanno conferire al Sangiovese Grosso.

foto-jetNella vendemmia 2019, con l’arrivo di Donato Lanati, “JeT” risponde in pieno ai desideri di Jacopo e Tancredi Biondi Santi. Pressatura extra soffice, nessun contatto con le bucce, basse temperature. Pura vinificazione in bianco.  Già all’assaggio dalla vasca è insolito e distintivo. Questa volta sono 10.000 bottiglie. Assegnate per piccole quantità: un po’ di più sul mercato italiano, il resto all’estero.  Il prezzo medio in enoteca, in Italia, oscilla tra i 18 e i 20 Euro.

Queste le caratteristiche organolettiche, secondo il parere degli esperti: JeT è un rosato dal colore tenue ma lucente, con piacevoli sfumature di Rosa Tea. I profumi sono intensi e freschi, con richiami di fiori bianchi e lampone, persistenti. Al palato è sapido e armonico con una spalla acida che esalta freschezza e vivacità del vino. Elegante per dote minerale e persistenza gusto-olfattiva. Ottimo per accompagnare gustosi crostacei, carni bianche e formaggi freschi.