Via libera definitivo all’investimento di Amazon in Deliveroo. L’autorità Antitrust britannica (Competition and Markets Authority) ha dichiarato che l’investimento di minoranza di Amazon in Deliveroo “non ha determinato, e non si prevede che determini, una sostanziale riduzione della concorrenza”.
La CMA ha impiegato 15 mesi per concludere la sua indagine e nessuna delle cinque “Teorie del danno” sulle quali la CMA ha basato la sua inchiesta sono state comprovate. Jeff Bezos si assicura così una quota del 16% della piattaforma britannica, con un investimento di 475 milioni di dollari. Complessivamente, l’operazione portata avanti con altri soci – T Rowe Price investment management, Fidelity Management e Greenoaks capital – ammonta a 575 milioni di dollari. Ciò che ha fatto cambiare idea all’Authority – secondo quanto riportano alcuni organi di stampa – è stata la presentazione, da parte di Deliveroo, di ulteriori argomentazioni per giustificare la necessità di reperire nuovi capitali. Infatti, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il coronavirus ha impattato negativamente sul food delivery: aumento della pressione competitiva e moltissimi ristoranti convenzionati chiusi.
Deliveroo attualmente collabora con 100.000 ristoranti in piattaforma a livello globale. Di questi quasi un terzo, 30.000 ristoranti, hanno aderito soltanto quest’anno, dando la misura di quanto abbia inciso la crisi Covid. Oltre 75.000 locali che collaborano con Deliveroo a livello globale sono piccoli ristoranti indipendenti, quelli colpiti più duramente durante la pandemia.
La piattaforma britannica utilizzerà i capitali freschi per “offrire un servizio iper-personalizzato ai clienti, con una più ampia selezione e scelta, espandere il progetto a livello globale e sviluppare nuovi strumenti tecnologici per aiutare i ristoranti ad adattarsi e ad avere successo in un periodo di cambiamenti senza precedenti”.
“Siamo lieti che la CMA abbia concluso questa indagine di 15 mesi e che l’investimento di minoranza di Amazon possa adesso andare avanti – ha dichiarato Matteo Sarzana, general manager Deliveroo Italia -. Questa è una notizia fantastica per i consumatori e per i ristoranti. Deliveroo utilizzerà questo investimento per aumentare la scelta e la qualità per i consumatori, supportare i ristoranti e per essere in grado di offrire a più rider il lavoro flessibile che apprezzano, man mano che l’azienda cresce”.
Il servizio di consegna Deliveroo è stato fondato nel 2013 da William Shu e Greg Orlowski. Con base a Londra, Deliveroo impiega 2.500 addetti nei suoi uffici in tutto il mondo e opera in più di 500 città in 12 Paesi tra cui Australia, Belgio, Francia, Hong Kong, Italia, Irlanda, Olanda, Singapore, Spagna, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Regno Unito. Collabora con 60mila rider.
In Italia Deliveroo ha annunciato, a gennaio, un forte piano di espansione, per collegare altri 90 nuclei urbani nel 2020, arrivando a un totale di 240 (+55%). Il 15 aprile è partito il servizio per conto dei supermercati, a cominciare da Milano e dalla Lombardia.