C’è un posto dove la vita sembra quella di prima, Dubai

C’è un luogo dove sembra che la vita sia tornata quella di prima. Ne ho avuto conferma stamattina quando ho ricevuto notizia che anche in quest’anno funesto andrà in scena il Dubai Food Festival (DFF), giunto all’ottava edizione.

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Dal 25 febbraio al 13 marzo gourmet e addetti ai lavori saranno messi a confronto con la “diversità culinaria” di Dubai in un turbine di eventi, masterclass ed esperienze in vari ristoranti della città.

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Il DFF ha lo scopo di dimostrare che la città propone un’offerta gastronomica per tutti i palati e con un ottimo rapporto qualità-prezzo, dallo street food ai menù per famiglie, sino alla cucina raffinata degli hotel 5 stelle. Che diventa sempre più interessante anche per i palati più esigenti. Non a caso molti chef internazionali hanno aperto nell’Emirato (da Massimo Bottura con il suo Torno subito a Heinz Beck con Social, da Niko Romito all’interno dell’hotel Bulgari ad Alain Ducasse con MiX). 

Io sono molto curiosa di provare – non appena vincerò il timore di rimettere piede su un aereo –  i piatti di suggestione indiana dello chef Himanshu Saini al Trèsind Studio. Un amico che se ne intende, David Constable, ne ha scritto in termini entusiasti e tanto mi basta per  segnarlo in agenda.

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Durante i giorni del festival la Dubai Restaurant Week presenterà menu esclusivi in più di 30 ristoranti di livello a prezzi contenuti. Chi vuole osare di più o semplicemente è più curioso può optare per le Foodie Experiences, che prevedono anche stuzzicanti collaborazioni tra chef.

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