Addio a Steven Spurrier, e di quella volta che mi raccontò del Giudizio di Parigi…

Se ne è andato uno dei principi della critica enologica. Addio a Steven Spurrier, uno dei più grandi esperti di vino al mondo, raffinato, ironico, istrionesco. È scomparso a 80 anni nella sua tenuta vinicola inglese di Bride Valley.

Nella sua vita ha fatto milioni di cose legate al mondo del vino. Scritto migliaia di articoli, fondato la biblioteca dell’Académie du Vin e i Decanter World Wine Awards.

Ma verrà per sempre ricordato per il celebre Giudizio di Parigi del 1976 dove “sdoganò” in via definitiva e con perfida britannica ironia i vini della California che in un blind tasting fecero sfigurare alcune blasonate etichette francesi provocando un vero sussulto nel mondo del vino internazionale.

Lo avevo incontrato qualche anno fa a Collisioni e mi aveva raccontato come vedeva il futuro del vino. È stato un incontro indimenticabile con uno dei rari esempi della migliore aristocrazia della critica enologica (come tutti i grandi non faceva cadere le cose dall’alto, era spiritoso e mi trattava come se non si fosse reso conto dal primo istante che di vino capivo un milionesimo di lui).