Terrazza Gallia, un’esplosione di Mediterraneo

Esistono i posti dove vai per essere stupito, a volte persino scandalizzato o in ogni caso messo alla prova. Sono i “danni collaterali” della creatività. E poi ci sono luoghi dove anche la creatività viene messa al servizio del benessere di chi sta a tavola. Dove tecnica, capacità e inventiva si  esprimono in armonia e semplicità  (che non significa banalità).

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Una di queste baie di accoglienza gastronomica a Milano è sicuramente Terrazza Gallia al settimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia. Qui i fratelli Vincenzo e Antonio Lebano sviluppano al meglio la scuola dei fratelli Cerea, che curano la consulenza dall’apertura del locale.Una cucina di sostanza, piacevolezza e freschezza. Dove interpretano un “racconto del Mediterraneo” valorizzando piccoli produttori locali e contaminando la memoria gastronomica della loro terra d’origine, la Campania, con altre suggestioni costiere.
Così nel piatto Il Tirreno Racconta la triglia croccante è accompagnata da cacciucco, basilico e  aioli. Mentre nel Golfo del Leone il trancio di morone arrosto è adagiato su zuppa di bouillabaisse, cozze e pomodori infornati.

Nell’Unità d’Italia un percorso che parte da Milano e approda in Sicilia: tortelli allo zafferano, ossobuco, spuma di parmigiano Gennari e aceto di Marsala.

Ovviamente non mancano proposte vegetariane e vegane, dal cavolfiore arrosto alla tartare di rapa gialla. E neppure un paio di piatti iconici di Da Vittorio come gli storici paccheri e la cotoletta alla milanese.
Bicchieri in abbinamento ottimale seguendo i consigli sempre azzeccati del sommelier Paolo Porfidio.