Ornellaia, la Vendemmia d’Artista s’affida all’arte concettuale di Kosuth

Il tema è La Proporzione. E a declinarlo è stato chiamato uno dei padri dell’arte concettuale, Joseph Kosuth. Quest’anno le etichette d’artista per Ornellaia sono fatte di parole e chiamano in causa Vitruvio, a cui l’artista statunitense aveva già dedicato un lavoro nel 2001, Frammenti di Vitruvio, ai Fori imperiali di Roma.

È già online l’asta curata da Sotheby’s – aperta il 7 chiuderà il 21 settembre – per le bottiglie della quindicesima edizione di Vendemmia d’Artista ideata dalla casa vinicola che fa capo alla famiglia Frescobaldi.

All’asta di beneficenza annuale verranno battuti 12 lotti, con Doppie Magnum, Imperiali e un unico esemplare di Salmanazar da 9 litri. Tutte le bottiglie sono arricchite dalle etichette d’arte opera di Kosuth, chiamato a interpretare per questa edizione, il carattere “La Proporzione”.

L’intero ricavato dell’asta verrà devoluto, come ogni anno dal 2019, alla Fondazione Solomon R. Guggenheim per il programma “Mind’s Eye”, che permette l’accesso all’arte anche a non vedenti o ipovedenti.

“Come nell’arte, anche l’apprezzamento dei grandi vini richiede il coinvolgimento totale dei sensi – commenta Giovanni Geddes da Filicaja, ad di Ornellaia – siamo orgogliosi di sostenere questa iniziativa. E inoltre essere partners del Guggenheim è per noi un modo per restituire alla comunità qualcosa dell’immensa benevolenza della natura nei nostri confronti”.

Per interpretare la ‘proporzione’ perfetta di eleganza, potenza e complessità dell’annata 2020 l’artista statunitense ha realizzato una serie di opere incentrate sulla parola “vino” e sulla citazione di Vitruvio al 31.3 del De Architectura. La citazione di Vitruvio tratta dal De Architectura (3.1.3) incisa, in varie lingue, sui diversi formati Vendemmia d’Artista è “La proporzione non è altro che la possibilità di commisurare, secondo un modulo fisso, le singole parti di un’opera e l’insieme nel suo complesso; da questo nasce il calcolo simmetrico”.

La bottiglia da 0,75 litri vede la citazione in inglese incisa su carta; nei 100 esemplari di Doppia Magnum, l’albero etimologico della parola “vino” è apposto sulla bottiglia in rilievo; mentre le 10 Imperiali, ognuna un pezzo unico, hanno l’albero etimologico realizzato con la tecnica dell’incisione su vetro. Un singolo ramo è evidenziato in bianco e la citazione di Vitruvio tradotta nella lingua evidenziata o in uno dei suoi moderni discendenti: albanese, serbo-croato, latino, italiano, hindi, ebraico, greco moderno, irlandese, tedesco e armeno. Per la Salmanazar l’albero etimologico e la sottostante citazione di Vitruvio sono in inglese e il rilievo applicato alla bottiglia è in platino.

“Penso che il linguaggio sia una parte importante dell’esperienza di ogni cosa e che queste esperienze si formino in un certo modo a livello linguistico – dichiara Kosuth -. L’architettura dell’esperienza attraverso il linguaggio era ovviamente sempre in gioco e penso che Vitruvio sia stata una grande fonte per capire un concetto come quello di proporzione. La proporzione non è solo l’equilibrio degli elementi per l’occhio, ma è anche un equilibrio di tutti gli elementi che la rendono un’entità di perfezione di ciò che significa per il mondo, formandola così anche come concezione”.