Se non stupisce che un’azienda vinicola italiana salga sul podio di qualche premio internazionale per il prestigio e l’eccellenza di una sua etichetta, è meno scontato che sia proprio una cantina del nostro paese ad agguantare un riconoscimento mondiale per la sua capacità di innovazione.
È successo ieri a Pasqua Vini, produttore storico della Valpolicella. L’azienda è stata infatti insignita a Miami del premio come “Innovator of the Year” in occasione dei 24° Annual Wine Star Awards, evento tradizionalmente organizzato da Wine Enthusiast. È la prima volta che un’azienda vinicola italiana riceve questo riconoscimento.
Una conferma che la strada intrapresa dall’attuale generazione della famiglia alla guida della casa vinicola è quella giusta. La famiglia Pasqua ha saputo rinnovarsi e anche “osare” nuove vie, pur nella salvaguardia della lunga tradizione enologica del marchio, senza doversi affidare a un”papa straniero”, un manager esterno. Una decisione coraggiosa che è stata premiata da un rinnovato slancio e un posizionamento più contemporaneo del brand.
“L’ambito riconoscimento “Innovator of the Year” – si legge in una nota dell’azienda – premia il lungo percorso di investimenti in sviluppo e innovazione – costanti e coerenti – intrapreso da Pasqua Vini, che ha permesso all’azienda di diventare un laboratorio di ricerca (come l’ha definita Wine Enthusiast lo scorso anno) e di fornire una serie di contributi notevoli all’evoluzione dell’industria del vino”.
Diverse le tappe di questo percorso. Nel 2016 il lancio di Mai Dire Mai, linea iconica che propone una nuova interpretazione allo stile di vinificazione dell’Amarone, qui più austero e verticale. Nel 2017 11 Minutes (il tempo dello skin contact), prima etichetta del progetto di reinterpretazione del rosé, meno corposo, robusto e scuro rispetto alla vinificazione tradizionale.
Il 2019 ha segnato il debutto del bianco multi-vintage Hey French You Could Have Made This But You Didn’t. Un vino ottenuto dal blend di quattro delle migliori vendemmie del decennio scorso di Garganega, Pinot Bianco e Sauvignon Blanc, forte di un’identità propria che scavalca le singole annate.
E infine, nel 2023, Fear No Dark, blend di Cabernet Sauvignon (uvaggio non tipico della denominazione) e Oseleta, proveniente da un’unica parcella situata nella zona più appartata del vigneto di Montevegro. Fear No Dark, ovvero avere il coraggio di credere nelle peculiarità di una delle aree più ombrose, fredde e inaccessibili del vigneto di Mai Dire Mai.
“Essere la prima azienda vinicola italiana a ricevere questo prestigioso riconoscimento è motivo di immenso orgoglio e testimonia la passione e l’innovazione che da generazioni contraddistinguono la nostra famiglia – ha commentato Riccardo Pasqua, amministratore delegato di Pasqua Vini -. Vogliamo ringraziare Wine Enthusiast per averci permesso di raggiungere un traguardo così significativo nella nostra storia centenaria”.
“Siamo davvero onorati di aver ricevuto il titolo di Innovator of the Year da Wine Enthusiast – gli ha fatto eco Alessandro Pasqua, Presidente di Pasqua USA -. Questo premio testimonia l’impegno della nostra famiglia nello spingere oltre i confini della vinificazione per creare vini eccezionali”.