Kosher o halal, la certificazione fa bene all’export

Le imprese agricole italiane hanno scoperto un nuovo interessante sbocco di mercato. I cibi certificati a fini religiosi (ma non solo): kosher per le comunità ebraiche, halal per quelle islamiche, in costante crescita nel paese. Molte aziende si sono rese conto che la certificazione è un buon viatico per l'export negli Usa: molti supermercati americani richiedono quella kosher, gradita anche ai consumatori non ebrei in quanto garanzia di salubrità e sicurezza alimentare. Al mondo il segmento kosher vale 150 miliardi di dollari e ogni anno 2500 nuovi prodotti diventano kosher. Tanto che il New York Times ha scritto che la certificazione kosher è una delle migliori decisioni di business che un'azienda possa prendere. Molto più ampio l'universo halal che solo per il food in Europa vale 70 miliardi.