Otto spagnoli, sei americani, cinque francesi. Gli italiani sono tre, come i messicani e i cileni. Ma uno di loro è salito al secondo posto del podio, subito dietro i tre fratelli spagnoli che hanno riagguantato il primato.
Svelati i 50Best, la classifica dell’alta cucina mondiale che, nonostante critiche e polemiche, è la più attesa dell’anno. E Massimo Bottura, lo chef tristellato di Modena, è al secondo posto. Un riconoscimento importante per il carismatico patron dell’Osteria Francescana. Primi i tre fratelli Roca, già al vertice nel 2013 e che l’anno scorso avevano dovuto fare un passo indietro a favore della superstar del cibo nordico, René Redzepi. Il demiurgo degli ingredienti spontanei quest’anno si è dovuto accontentare del gradino più basso del podio.
Se i primi tre nomi non sono stati una sorpresa, l’elenco qualche novità la riserva. Come l’entrata a razzo in classifica del russo Vladimir Mukhin catapultato al 23° posto. Folta la presenza sudamericana (Virgilio Martinez di Lima è quarto) e quella asiatica (da Bangkok a Tokyo).
E gli italiani? I due presenti nei primi cinquanta, Enrico Crippa di Piazza Duomo ad Alba e Max Alajmo delle Calandre a Rubano, hanno entrambi salito molti gradini (sono rispettivamente 27mo e 34mo). Resta un po’ di amaro in bocca perché sicuramente ce ne sono altri che avrebbero meritato di stare dentro golden fifties (nella seconda parte della classifica, da 51 a 100 è presente Davide Scabin del Combal zero).
Spicca, al 47° posto, un maestro della cucina gourmet, l’inossidabile Alain Ducasse.