Dieci giorni golosissimi, da un capo all’altro della pianura padana

Nei prossimi dieci giorni, da un estremo all’altro della pianura Padana va in scena un programma fittissimo di eventi per la gola.

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Oggi si comincia a Udine con i primi appuntamenti di Ein Prosit. La manifestazione, giunta alla 22ma edizione, fino al 24 ottobre propone 70 eventi, tra degustazioni guidate, laboratori dei sapori e “itinerari del gusto” guidati da grandi chef (dalla B di Eugenio Boer alla V di Francesco Vincenzi). In quest’anno di ripartenza ci si concentra sull’Italia e sulle potenzialità di cucinieri e produttori agroalimentari locali per esaltare il made in Italy.

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Non una forma di autarchia 2.0 ma la giusta consapevolezza di quello che abbiamo e dobbiamo proporre con più efficacia anche all’estero. Ein Prosit lo fa con leggerezza, combinando mondi apparentemente distanti (come musica e cibo) e sempre senza pedanterie. Una grande festa, insomma (qui il programma dettagliato).

Dalla parte opposta, going west, si approda a Buonissima, la manifestazione gastronomica che animerà Torino dal 27 al 31. Un tour de force per gourmand e palati curiosi tra le proposte culinarie della città (con divagazioni langarole). Il clou sarà toccato venerdì 29 al Museo Nazionale del Cinema, la cena Circo Fellini. Albert e Ferran Adrià, Ana Roš, Mauro Uliassi, Nobert Niederkofler e Matteo Baronetto prepareranno una cena a base di tartufo, barolo e champagne, che omaggerà il cinema e il grande regista-gastronomo, Federico Fellini, che nel 2020 avrebbe compiuto cent’anni. Il tutto sotto la direzione artistica di Arturo Brachetti.

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Altro appuntamento imperdibile mercoledì 27 in 14 trattorie cittadine. Una serata in onore delle vecchie “piole”, i luoghi in cui i piemontesi da sempre bevono Barbera e mangiano acciughe al verde. E proprio le acciughe al verde saranno il filo conduttore delle quattordici cene che si terranno non solo in locali di stretta osservanza sabauda, ma anche pescherie e ristorantini, incroci siciliani e abruzzesi, “perché Torino – spiegano gli organizzatori – è città aperta e così è la sua cucina. In ogni sosta, a fine cena, un appuntamento da osteria: il torneo di bocce e quello di scopa, lo chansonnier o la corale. E vai così!