Hanno acquitato 19 ettari a nord di Mumbai, nella regione di Nashik (nella foto), e nel 2011 sono stati piantati Pinot nero, Chenin Blanc e Chardonnay. Moet-Hennessy, il colosso del vino e spirits francese che fa capo al gruppo Lvmh, ha deciso l'investimento in India sulla base delle previsioni di consumo di vino spumante, in costante incremento negli ultimi anni: anche se oggi è pari solo al 4% del mercato del vino, la crescita nel 2012 è stata del 24% sull'anno precedente. Il marchio francese è stato il primo a investire in maniera significativa in India dopo l'abolizione delle restrizioni nel 2001.
Produrre in loco consentirà una politica dei prezzi competitiva. Quel che fa la differenza, secondo quanto ha sostenuto con la rivista inglese Decanter l'esperta Magandeep Singh. Una bottiglia di champagne oggi non costa meno di 84 euro, "terribilmente caro anche per un indiano con buone disponibilità economiche – dice Magandeep – Cava e Prosecco non sono molto conosciuti e il Franciacorta quasi inesistente in India". Alzino le antenne i produttori di bollicine italiane, forse è il caso di fare un giro nel sub-continente….