Il menu in tempi di crisi? Per Gordon Ramsay rigorosamente vegetariano

Addio imponenti menu degustazione, con decine di portate e selezioni di vini prestigiosi. In tempo di crisi si riscoprono le tradizioni gastronomiche locali: materie prime legate al territorio e tanti piatti vegetariani. Anche se il suo storico ristorante londinese, per il dodicesimo anno consecutivo, ha appena confermato le tre stelle Michelin Gordon Ramsay, lo starchef scozzese che strapazza cuochi e aspiranti tali in trasmissioni televisive dagli ascolti altrettanto stellari, ha ben chiaro che il vento è girato. Ci saranno sempre gli happy few amanti delle sperimentazioni culinarie e disposti a pagare conti adeguati, ma la stragrande maggioranza dei clienti ha dovuto cambiare abitudini. Al ristorante si va meno e quando ci si va ci si accontenta di un paio di portate. Il passo successivo, dice, è tornare a piatti semplici, con materie prime meno costose anche se non per questo meno saporite. In questi giorni Ramsay è in Italia. È tornato in Chianti, nel borgo medioevale di Castel Monastero, trasformato in resort dal gruppo Elegantia che possiede anche Forte Village in Sardegna. Qui tiene lezioni di cucina per un gruppo selezionato di ospiti. Tra poco tocca a noi. Ci ha detto che oltre a darci una dimostrazione di un piatto ci metterà ai fornelli…