Era nata quasi come una scommessa. Poi Bruno Lemoine, enologo della casa vinicola Larrivet Haut-Brion in Bordeaux, con un paio di amici ha deciso di provarci sul serio. La sua tesi era che il vino invecchia meglio in mare.
Ipotesi provocatoria quel tanto da stuzzicare i proprietari del marchio, che hanno dato il via libera. Così sono state costruite appositamente due botti identiche, da 56 litri, che hanno accolto vino del 2009 cui sono stati concessi sei mesi aggiuntivi di invecchiamento. Una botte ha riposato confortevolmente nelle cantine dello château, l'altra è stata trasferita sott'acqua, accanto agli allevamenti di ostriche di Cap Ferret sulla costa atlantica.
Trascorsi i sei mesi la parola è passata agli esperti, durante una degustazione capitanata dall'autorevole Michel Rolland. Non vi stupirà sapere che ha vinto di gran lunga il vino invecchiato in mare. La salsedine non ha involgarito l'armonia del Bordeaux, che anzi è risultato morbido e con maggiore complessità rispetto al cugino "tradizionale".
Visti i risultati sono già in cantiere nuovi esperimenti, con vintage differenti. Mi chiedo: dove si potrebbe replicare da noi? Sarebbe interessante vedere come reagirebbe il vino al tiepido mediterraneo… Chissà se qualche produttore ha voglia di provare.