I cinesi brindano a Prosecco. Boom di vendite per tutte le bollicine italiane e il sorpasso dei francesi non è più un sogno

Anche in questo momento è in Cina e da Shanghai rilancia i dati di un successo annunciato. Gianluca Bisol, alfiere del Prosecco, con oltre due milioni di bottiglie e un fatturato di oltre 13 milioni, da tempo ha scommesso sul mercato cinese. E oggi, dati ufficiali delle dogane cinesi alla mano,è in grado di annunciare il “quasi sorpasso” delle bollicine italiane sullo champagne. Come riportato dal sito Winenews, nei primi sei mesi del 2012 le importazioni di Champagne e altri spumanti francesi sono cresciute del 40%, per 880.000 litri, quelle di Prosecco e altre bollicine italiane dell’87%, a 822.000 litri”. In valore il divario è ancora forte anche se, ricorda Bisol, i prezzi delle bollicine italiane stanno salendo e, nel caso del Cartizze, si arriva ad averlo in carta anche a 180 euro.
Comunque il risultato è ottimo se si pensa che, nei vini fermi, la Francia esporta in Cina 55 milioni di litri di vino, e l’Italia appena 9, meno di Australia e Spagna. Forse il 2012 per gli spumanti di qualità italiani potrebbe essere l’anno del sorpasso sui francesi. Soprattutto se, come auspica il produttore veneto, si riuscirà a fare sistema su promozione e marketing nell’immenso mercato asiatico.

  • sergio guglielmi |

    quando facciamo sistema non c’è nè per nessuno….spec. nei vini sotto gli otto euro a bottiglia è difficile al mondo trovare una simile varietà e tipicità di vitigni…

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