Cucina d’autore al Lido

I veterani del Lido, abituati a sgranocchiare improbabili panini e focaccette tra una proiezione e l’altra, o a svenarsi la volta che decidono di concedersi un pasto in grazia di Dio, la salutano come la miglior novità del nuovo corso Barbera (anche se il direttore della mostra del cinema c’entra poco o niente). Comunque sia quest’anno alla lounge affacciata sulla spiaggia di fronte al Casinò ai fornelli c’è uno chef stellato. Fabio Baldassarre, del ristorante Unico di Milano, sarà al Lido per tutta la durata del festival. Al Red Carpet Lounge propone anche piatti veloci (ma sempre preparati al momento) a un prezzo più che accessibile. In più, è questa è una vera novità al Lido durante la mostra del cinema, sei trattato con gentilezza e non hai l’impressione che ti facciano un piacere a farti mangiare. Un consiglio: terminare il pasto (che sia veloce o gourmet) con gli straordinari babà.

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  • carl |

    Ricordate che l’apparizione del “fast food” – ennesima scimmiottatura dell’attuale società egemone – fu a suo tempo acclamata (ed accolta!) come il nuovo corso.. E divenne di moda fare il paninaro, sbocconcellandoli anche per strada, tanto per non perdere tempo e vivere più intensamente..:o) E poi comparvero i McDonalds, col codazzo di competitors (Burger King, ecc.)
    Ora ci sarebbe un nuovo corso cinematografico ( sarà effimero? Durerà il tempo del Festival? Ai posteri..)
    Comunque tornando indietro, in Italia almeno in teoria ci fu una qualche concorrenza reattiva, definita “slow food” e facente (a volte levantinamente) leva sulla dieta-med de noantri..
    Ora invece ci sarebbe uno sprazzo di semi-slow food (piatto unico, ma firmato, anzi griffato..:o) ed a prezzo se non politico, almeno democratico.. anzi, da democrazia morsa da crisi (a macchia di leopardo..:o)
    p.s. se seguite il consiglio e magnate un babà (e specie se cedete alla tentazione e ne magnate più di uno..) mi raccomando fatevi poi il giro del Lido a moderato passo di jogging sennò, perseverando, assumerete pian piano l’aspetto da “real americans” (oversize)..

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