Vigne hi-tech: droni tra i filari (o meglio sopra). Gioiellini da almeno 50mila euro

Magrez
I droni fanno ufficialmente il loro ingresso in vigna. Un conosciuto produttore di Bordeaux, Bernard Magrez, ha annunciato il loro utilizzo in quattro delle sue tenute. I mini-elicotteri, nati per uso militare, stanno evolvendo la loro natura vesro scopi più pacifici ormai da tempo. Dotati di fotocamere e sensori, voleranno sopra i vigneti verificanto danni alle viti, stress idrico, maturità delle uve e vari altri parametri.

Queste tecnologie sono già state ampiamente testate in America e non solo per scopi produttivi. Alcuni usano i droni per riprese aeree da utilizzare per promozione e marketing.

La tecnologia è bella ma non a buon mercato. Vers l'Excellence, il Multirotor dotato di lenti a infrarossi che volerà sui vigneti di Magrez costa più di 50mila euro. Soldi ben spesi, a sentire un altro produttore intervistato dalla rivista inglese Decanter: "Il drone – dice – può coprire un ettaro e mezzo di vigneti in soli quattro minuti. Nel giro di una settimana possiamo verificare una tenuta da oltre 120 ettari".

A me non risulta che in Italia qualche privato abbia finora pensato di acquistarne. L'unica cosa che ricordo è l'Ottocottero MS8, il drone in carbonio di una novantina di centimetri finanziato dalla Regione Friuli e quello utilizzato dal Consorzio del Brunello a Montalcino. Qualcuno ha notizie più fresche?

 

 

 

 

 

 

 

  • angelo boreatti |

    in Friuli usati solo per fare delle riprese.costano e poi non sono semplici da usare. possono andar bene ai grandi produttori, a chi ha ettari infiniti da controllare.altrimenti…

  • carl |

    Beh io ho letto una reclame che proponeva modellini a 4 rotori (con eventuale telecamera) a prezzi molto più bassi.
    In ogni caso sicuramente i relativi prezzi scemeranno come quelli dei cellulari.
    Se poi arrivani i droni cinesi..:o)
    Fra poco poi bisognerà fare attenzione a non lasciare aperte le finestre di casa, specie (ma non solo) se si è una bella figliola.
    Del resto nel “mercato” tutto è e fa pubblicità.. No?

  • fernanda |

    Bello! La mia curiosità era però sul fatto che ci fosse qualche privato, produttore, che avesse acquistato un drone di tasca propria. A me non risulta, ma potrebbe essere…

  • Jacopo Primicerio |

    Buongiorno Fernanda,
    forse ho qualche notizia fresca per te! In realtà in italia ormai da alcuni anni il CNR ha in corso una serie di ricerche nei vigneti utilizzando proprio droni equipaggiati con vari sensori. Anche se la tecnologia è ancora giovane già molti produttori, toscani e non, si sta rivolgendo a noi per monitorare e studiare le proprie vigne: l’Italia è all’avanguardia!

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