I sapori sono il vero oro di Napoli. E Salvatore Bianco lo sa

Chiudi gli occhi e inspira. Improvvisamente sei in terrazza, di fronte a te si apre uno dei golfi più belli del mondo e laggiù si staglia il profilo del vulcano. Sei a Napoli. Anche se in realtà solo pochi passi ti dividono dalla Scala e a Milano già si respira aria d’autunno.

Se alzi le palpebre vedi solo rosso. Quello intenso e sanguigno di un vero San Marzano. E il gusto irrompe sul palato con l’intensità di un’eruzione.

salvatorebianco_ritratti_20Siamo all’Hub di Identità Golose, che ha ripreso la sua attività dopo lo stop Codiv. E ha ospitato per quattro sere (piuttosto indimenticabili, a mio modesto parere) Salvatore Bianco, executive chef de Il Comandante, il ristorante stellato del Romeo Hotel di Napoli. Oggi è la sua ultima sera ai fornelli milanesi e se potete il mio consiglio è di andare a fargli visita.

Bianco non è uno star chef. Gli basta essere un ottimo professionista, capace di trasmettere l’essenza dei sapori campani. Cucina di tradizione al suo meglio, dunque.

Personalmente ho adorato il Pomodoro e il Concentrato di Mare (pasta, estrazione di totano, anemoni e rucola selvatica).

salvatorebianco_piatti_50Ma la sorpresa maggiore è venuta dalla Animella con spinaci al burro e mela acidula. Da quando mi ricordo di essere stata in grado di tenere in mano forchetta e coltello non ho mai mangiato le animelle, solo vederle mi fa impressione. Ma questa, incastonata in un guscio croccante, era davvero irresistibile. Persino per me.