Isa Mazzocchi donna chef dell’anno per Michelin e Veuve Clicquot

Nell’anno della neverending pandemia, in cui la resilienza è diventata una sorta di mantra, non a caso il Premio Michelin Chef Donna 2021 by Veuve Clicquot vola in Emilia tra le braccia di una cuoca tenace, energica, morbida e accogliente. Ossimori incarnati con naturalezza da una donna che ha portato la stella in un minuscolo paese della Bassa, Bilegno, Borgonovo Val Tidone, dentro a un ristorante nato come “tabaccheria con cucina” che ancora oggi vende sigari e sigarette in un angolo della sala. isa-mazzocchi_premio-michelin-chef-donna-2021-by-veuve-clicquot_creditsIsa Mazzocchi ha lo sguardo fiero e la solarità aperta così tipica in questo scampolo di terra adagiata sul grande fiume. Ma è soprattutto una gran cuoca, con idee ben chiare sin da quando, finita la scuola alberghiera di Salsomaggiore, corre in Francia da Georges Cogny, quello che riconoscerà sempre come suo maestro. A vent’anni continua a beccarsi con il padre, sempre esigente e avaro di complimenti anche quando lei riceve i primi riconoscimenti, ma la famiglia ha capito. E la trattoria si trasforma in ristorante, La Palta. a un certo punto arriverà anche la stella Michelin.

Oggi, quando l’hanno premiata, Michelin e Veuve Clicquot hanno motivato la scelta con il suo “fortissimo legame con il territorio che promuove attraverso i suoi piatti per farne emergere le peculiarità. La cucina, nella quale investe tutte le sue energie, la sua tenacia e l’apprendimento continuo, le permettono di spaziare tra passato, presente e futuro, per portare l’ospite in una dimensione di esperienza senza tempo, fatta di tradizione e innovazione”. E hanno ricordato che La Palta “prende il nome da quella che, in dialetto piacentino, era la tabaccheria del paese e che un tempo operava proprio nei locali dell’attuale ristorante”.

Nel 2016 Veuve Clicquot crea il network Atelier des Grandes Dames, sistema virtuoso nato per sostenere il talento femminile nell’alta ristorazione, per fare rete e mentoring, “perché un mondo del lavoro con una partecipazione femminile maggiore è una realtà che scopre e sperimenta un modo diverso di lavorare, pensieri, dinamiche e caratteristiche diverse. E dalla diversità nasce l’arricchimento, la voglia di innovare e migliorare”. Nel 2017, nasce, in partnership con la Guida Michelin, il Premio Michelin Chef Donna by Veuve Clicquot, con la medesima missione di mettere in evidenza le donne imprenditrici che vogliono o hanno ottenuto successo a livello imprenditoriale e manageriale, e dare loro una voce.

Nel 2019 la Maison ha commissionato una ricerca, un barometro internazionale che delineava lo stato attuale dell’imprenditoria femminile, realizzato con interviste a uomini e donne in cinque Paesi. Da questo sondaggio effettuato in Paesi a noi vicini come la Francia, è emerso che solo il 28% delle donne (a fronte del 39% degli uomini) aspirano a diventare imprenditrici. Il motivo? Il 65% (contro il 54% degli uomini) delle aspiranti imprenditrici conferma che il timore del fallimento le dissuade e il 43% pensa che sia più rischioso per una donna diventare imprenditrice. Guardando ai dati dei 5 Paesi inclusi – Regno Unito, Sud Africa, Giappone e Hong Kong e Francia – il 70% delle donne intervistate pensa anche che sia più difficile per le imprenditrici che per gli uomini bilanciare vita privata e professionale e il 60% pensa che le imprenditrici avranno più difficoltà con dipendenti e collaboratori. L’ 80% delle donne pensa che bisogna essere responsabili del proprio destino se si vuole raggiungere il successo professionale.

Il sondaggio fa emergere pregiudizi diffusi, barriere mentali e strutturali da superare, e da qui l’importanza di sostenere l’imprenditoria femminile come strada verso la piena espressione delle proprie capacità. È attualmente in corso un’ulteriore ricerca che coinvolge anche l’Italia e soprattutto che tiene in considerazione la situazione generata dalla pandemia, per poter presentare un quadro sull’imprenditoria femminile il più possibile aggiornato. I primi dati raccolti testimoniano quanto Veuve Clicquot sia sulla ‘strada giusta’:

– il 95% delle aspiranti imprenditrici ritiene che le donne imprenditrici siano fonte di ispirazione, eppure, solo il 55% è in grado di fare il nome di un’imprenditrice: il dato evidenzia l’importanza dei Role Model, in particolare nel campo della gastronomia, che è ancora un’industria dominata dagli uomini;

– per il 79% delle imprenditrici avere una rete di altre imprenditrici è essenziale per avere supporto durante tutto il processo di costruzione della propria impresa: si ribadisce dunque l’importanza di un network come Atelier des Grandes Dames by Veuve Clicquot, che mette in connessione le chef tra loro e le sostiene nelle loro attività.