Sinestesìa, o del perché degustare Krug a suon di musica

sinesteìa s. f. [dalla voce prec.]. – 1. Nel linguaggio medico, termine abitualmente adoperato per designare il fenomeno psichico consistente nell’insorgenza di una sensazione (auditiva, visiva, ecc.) in concomitanza con una percezione di natura sensoriale diversa. Così la Treccani.

E che succede invece se all’insorgere di una sensazione auditiva si accompagna una meravigliosa esperienza di gusto?

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Lo abbiamo scoperto nella pratica di una degustazione sui generis che ha mescolato l’eleganza aromatica di un grande champagne con una musica dedicata (in 8D, qualsiasi cosa questo significhi) e uno scampolo di Sicilia che si scioglieva in bocca.

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Benvenuti ai Krug Encounters 2021, una “nuova emozionante serie di esperienze musicali immersive online ideate per collegare i Krug Lovers di tutto il mondo”. Così spiegano dalla maison.

Noi – un gruppo di giornalisti ed esperti – avevamo ricevuto per tempo la Grande Cuvée 169ème Édition, accompagnata da stuzzicanti proposte gastronomiche di Ciccio Sultano (insuperabile la salsa Taratatà), un tagliere di marmo, posate, auricolari della mela e una mascherina per coprire gli occhi. Guidati dall’entusiasmo contagioso di Olivier Krug abbiamo chiuso gli occhi, ascoltato la composizione musicale di Ozark Henry, degustato e gustato. Un’esperienza multisensoriale in cui ogni protagonista riusciva ad emergere pur nell’armonico abbraccio complessivo. Bello.

Che dire di più? La Maison spiega che Krug Encounters si rifà “alla filosofia anticonvenzionale del fondatore Joseph Krug”, che perseguì il sogno di creare e offrire “il migliore Champagne anno dopo anno, indipendentemente dalle variazioni climatiche del periodo”.

Ancora oggi la chef de caves Julie Cavil compone la sua sinfonia enologica scegliendo tra oltre 400 vini, di cui 250 dell’annata e 150 di riserva di circa 20 annate diverse. La Grande Cuvée 169ème Édition ad esempio è composta di ben 146 elementi.

Una maestria che riecheggia nell’abbinamento musicale. Insieme con l’ensemble vocale britannico VOCES8, Ozark Henry ci avvolge in uno spazio acustico inedito: voci singole rispecchiano le varie individualità – vini ricchi di carattere selezionati in vigneti e annate specifiche – che vanno a comporre questo Champagne; le voci interagiscono tra loro e con i brani musicali, per confluire in una completa sinfonia vocale. Sinestesìa, come si diceva.

artworks-000604332448-dnvc3q-t500x500Olivier Krug, direttore della Maison e sesta generazione della famiglia Krug, in veste di cerimoniere accompagna l’esperimento. E accoglie tutti i Krug Lovers che vogliono sperimentare collegandosi online al sito web krug.com. Venti minuti di musica in cui ognuna delle voci dell’ensemble VOCES 8 – alti, soprani, tenori e baritoni – rappresenta una delle 400 individualità della selezione eseguita dalla chef de caves nel marzo 2014 alla ricerca dell’armonia perfetta.

La 169ma Édition di Krug Grande Cuvée è stata composta dalla vendemmia del 2013 e ha riposato 7 anni nelle cantine della Maison. È un assemblaggio di 146 vini selezionati da 11 annate differenti, il più recente del 2013, il più vecchio del 2000. La sua composizione finale è 43% Pinot Noir, 35% Chardonnay e 22% Meunier.

dsc_5338_pc-giuseppe-bornoNella scheda tecnica si legge che Krug Grande Cuvée 169ème Édition si presta a una grande varietà di abbinamenti gastronomici, dai più semplici ai più sofisticati, dal parmigiano stagionato al rombo al tartufo. E può essere degustato come aperitivo con prosciutto Jabugo e formaggio Comté stagionato o servito per accompagnare ostriche, gamberi alla griglia, cibo indiano o marocchino, nonché dessert come torta di carote, tarte tatin e cheesecake.

A me è sembrata perfetta con la salsa di alici, mandorla siciliana, succo e buccia di agrumi elaborata da Ciccio, le sue olive e la caponatina, un vero must. Gusti decisi, orgogliosi, radicali e semplici. Sicuri di sé, proprio come questa Grande Cuvée.