Come ogni anno, anche questa volta la maggioranza delle previsioni non era azzeccata (nel mio piccolo anche l’unica mia per un nuovo tre stelle a Ragusa). Stasera in Franciacorta la presentazione della Guida Michelin 2022 ha riportato in presenza, fianco a fianco, seppur greenpassati e con mascherina d’ordinanza, un buon numero di cuochi/giornalisti/operatori dell’alta cucina che hanno provato a immaginare la nuova normalità post-Covid anche a tavola.
Le notizie. Due nuovi due stelle (non Lido84, anche quest’anno rimasto a bocca asciutta) e molti debutti al primo macaron. Campania in grandissimo spolvero con 8 nuove stelle e i due nuovi bistellati.
Passa a due stelle – strameritate – Giuseppe Iannotti del Krèsios di Telese Terme. Ne acchiappa addirittura due in un colpo solo il Tre Olivi di Paestum, sotto la guida di Giovanni Solofra.
Trentatrè le novità che portano a 329 il totale dei ristoranti con una stella. Tanti giovani: sedici chef hanno meno di 35 anni, cinque sono under 30.
Federica Pellegrini, Ambassador Michelin, ha annunciato i 17 ristoranti ai quali è stata assegnata la Stella Verde che sancisce l’impegno del ristorante alla sostenibilità della propria attività: utilizzo di prodotti locali, autoproduzione energetica, attenzione allo spreco.
Tra le province, Napoli si conferma prima con 30 ristoranti (6 due stelle e 24 stellati) seguita da Roma con 20, quindi da Bolzano, terza con 19 ristoranti, davanti a Cuneo che ne totalizza 18. Milano scivola in quinta posizione con 16 ristoranti stellati.
Unica nuova stella femminile Solaika Marrocco di Primo Restaurant a Lecce, che è stata anche premiata da Lavazza come Giovane chef 2022.
La guida è disponibile gratuitamente online.