Taormina, relax in cabana e cena veg

Dimenticate lo struscio lungo il corso, sempre troppo affollato in stagione. Forse, per una volta, si può persino saltare la visita al tramonto – la più suggestiva – al teatro greco.

Se vacanza deve essere che sia godimento puro. Per il corpo ed il palato. Due piccoli suggerimenti per chi si trovi a Taormina nei prossimi giorni. A parte l’immancabile granita e brioche col tuppo al BamBar (ma se non siete una star scordatevi il selfie con il proprietario) un tuffo di benessere garantito al Grand Hotel Timeo, appena riemerso dai festeggiamenti per il 150° anniversario. Il Belmond Hotel ha infatti avviato una collaborazione con Dior nei leggendari giardini degradanti. Fino ad ottobre lo storico parco dell’hotel ospiterà due cabine Dior nascoste tra i cipressi, in cui vengono offerti trattamenti benessere vista mare, Le Jardin des Reves Dior al Timeo.

Un insolito nuovo utilizzo dei giardini del Timeo, progettati alla fine del XIX secolo dall’aristocratica inglese Florence Trevelyan, pioniera nel campo della botanica, dove numerosi artisti e scrittori hanno trovato ispirazione, non ultimo D.H.Lawrence che qui iniziò a scrivere L’amante di Lady Chatterley. Nessun dettaglio è lasciato al caso. Le due sontuose cabine tra le fronde, che si raggiungono tramite una scala in legno, hanno la ruvidezza chic che ci si aspetta e sono celate alla vista dei curiosi da preziose tende in toile de jouy – non a caso è in scena Dior – di una tonalità perfettamente in tinta con la verzura circostante scelta con cura dalla direttrice creativa della maison Maria Grazia Chiuri. 

Non molto lontano, nel San Domenico riportato al meritato splendore da Four Seasons, si lavora invece a una serata speciale dedicata alla luna e al vegetale.

Il 17 luglio è organizzata una cena a quattro mani che rende tributo proprio alla materia prima vegetale. A realizzare la serata intitolata alla “Luna Nova” sono Massimo Mantarro, executive chef del San Domenico Palace e Tommaso Luongo, executive del Botania Relais & Spa di Ischia. A Luongo va dato il merito di aver portato per la prima volta un ristorante totalmente vegetariano sull’isola, più nota per il pesce e le preparazioni del celebre coniglio all’ischitana. Il ristorante Mirto si è conquistando il macaron Verde di Michelin, mentre il Principe Cerami al San Domenico ha riconquistato con Mantarro la storica stella. 

La cena a quattro mani vuole rendere omaggio alla terra esaltando le diverse materie prime delle due isole. Non a caso è stata scelta la sera della luna nuova, data in cui si usa “seminare” per il futuro.